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Il volume esamina il sistema dell'equa riparazione per l'irragionevole durata del processo anche alla luce degli ultimi interventi di modifica della legge Pinto, che ne hanno interessato sia i profili sostanziali che quelli processuali. Partendo dalla legittimazione attiva e dal termine per la proposizione del ricorso, il testo illustra il procedimento monitorio sui generis con fase eventuale di opposizione, i nuovi parametri sul quantum risarcitorio e sui tempi di durata ragionevole del giudizio e la prova del danno non patrimoniale. Tutte le problematiche sono analizzate sia alla luce della giurisprudenza della Corte europea dei diritti dell'uomo, considerando anche la valutazione delle conseguenze sul rimedio interno della soglia minima di gravità del danno introdotta dal Protocollo XIV alla CEDU quale condizione di ricevibilità dei ricorsi individuali, che delle pronunce più importanti di legittimità sulla Legge Pinto e delle recentissime soluzioni offerte in materia dalle Sezioni Unite.